I promessi sposi
Durata: 1h 20min | Lingua: italiano
Lo spettacolo “I Promessi Sposi” sono un caso unico nel panorama culturale italiano con oltre 50 rappresentazioni all’estero da maggio 2011 rappresentati con successo in oltre 15 Stati: Canada, Stati Uniti, Argentina, Turchia, Danimarca, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Principato di Monaco, Svezia, Egitto, Australia, Mongolia, Cina, Giappone, Corea, Singapore, Hong Kong. Questo spettacolo basato sul romanzo di Manzoni è promosso e riconosciuto dal Ministero degli Esteri come opera di interesse nazionale.
Da Alessandro Manzoni. Lo spettacolo vuole rappresentare quell’identità italiana frutto di un popolo capace di restituire alla storia una cultura condivisa, e dire così qualcosa di umile ai dotti e qualcosa di dotto agli umili. In scena i capitoli I, VI, VIII, XII, XXI, XXXIV e XXXVIII offrono una duplice sfida. Anzitutto quella di far “sfilare” personaggi come Don Abbondio e i bravi, Don Rodrigo, Fra Cristoforo, Lucia, l’Innominato, Renzo e il popolo come figure shakespeariane, quasi ognuna dovesse duellare prima di tutto con se stessa. La seconda sfida intende mettere in luce in che modo la lingua di Manzoni, anche senza l’intervento della Provvidenza, continui a essere, oggi più che mai, polifonica, polemica e poetica, incredibilmente contemporanea, teatrale. Per ritrovare, così, fra musica, danza e parola il filo rosso dell’opera che risiede nello sguardo – partecipe e impietoso – con il quale lo scrittore osserva l’uomo, nella sua metamorfosi da individuo a folla. Per comprendere quanto la storia di ognuno sia parte, consapevolmente o no, della storia di tutti.
gran Serata Futurista vuole scongiurare l’ipocrita separazione tra l’arte e la vita e sottrarsi ai riti passatisti di questa società per compiere, così, un itinerario rigoroso su testi ufficiali tra il 1909 e il 1922 attraverso la voce, la musica e la danza futuriste. Una provocazione per rappresentare il Futurismo con la simultaneità degli stati emotivi, in nome di un’immaginazione senza fili e a favore di un’arte poetica che non può esistere senza ebbrezza e senza sintesi.

